
È vero che ciascun monitor riceve una prima calibrazione in fabbrica, ma capita di frequente che le sue impostazioni di default diano come risultato immagini dai colori sbiaditi o innaturali. Una calibrazione effettuata dall’utente permette di ottenere un display con colori, nitidezza e luminosità più affidabili.
Si può calibrare un monitor in diversi modi: chi non lavora a livello professionale con le immagini può tranquillamente fare le opportune regolazioni ad occhio, aiutandosi con software o utility online, e ottenere degli ottimi risultati. Anche se il livello di precisione raggiunto non sarà elevatissimo, al termine di questo processo noterai comunque un miglioramento della qualità immagine e dei colori del monitor, soprattutto durante la visione di foto, video e altri contenuti multimediali.
Per fotografi, videomaker e grafici, il modo migliore per calibrare lo schermo PC in maniera professionale è utilizzando il colorimetro. Questo dispositivo ci aiuta a regolare il monitor e ad ottenere un profilo colore che permetta di ottenere una elevata fedeltà e precisione nei colori.
In questa guida vedremo come calibrare un monitor utilizzando entrambe le tecniche, attraverso spiegazioni dettagliate sui passaggi da compiere.
Calibrazione monitor con Windows senza colorimetro
Il modo più semplice per calibrare il monitor di un PC Windows senza usare un colorimetro è sfruttare l’apposita utility del sistema operativo. Non avrai bisogno di nessun dispositivo esterno, né di installare software aggiuntivi.
Ci sono alcuni passaggi di preparazione da compiere prima di passare alla calibrazione vera e propria. Innanzitutto, ti consigliamo di accendere il monitor e lasciarlo in funzione per una mezz’ora prima di avviare la procedura di calibrazione. Ricordati di reimpostare la sua risoluzione nativa se per qualche motivo ne avevi scelta una diversa.
Assicurati di essere in un ambiente illuminato adeguatamente per ottenere un buon risultato: non devi essere al buio, ma dovresti evitare anche fonti di luce (lampade, luce ambiente naturale…) che possono causare riflessi e cattiva visibilità delle immagini al monitor.
Queste istruzioni fanno riferimento alla calibrazione monitor su Windows 10:
- Apri il Pannello di Controllo;
- Clicca sulla voce “Gestione Colori”;

- Vai alla scheda “Avanzate”. Tra le diverse voci qui, troverai il pulsante “Esegui calibrazione schermo”. Per evitare questi step, puoi anche semplicemente digitare “Calibra il colore dello schermo” nella barra di ricerca Windows;

- A questo punto partirà la procedura guidata di Windows che ti condurrà passo passo nella calibrazione del monitor. A ciascuna impostazione (gamma, luminosità, contrasto, bilanciamento colori) è associato un passaggio a sé; troverai chiarimenti sull’impostazione che stai modificando e una spiegazione dettagliata del risultato ideale che dovresti ottenere attraverso le tue regolazioni; alcune delle impostazioni sono modificabili attraverso il sistema operativo, per altre (ad esempio il livello di luminosità) dovrai agire direttamente sui comandi del monitor, che solitamente si trovano sulla cornice inferiore, laterale, o dietro allo schermo.


- Al termine del processo di calibrazione, ti verrà chiesto di confermare o meno le nuove impostazioni dello schermo. Il sistema ti proporrà inoltre di far partire un'ulteriore utility, ClearType, per permetterti di intervenire anche sulla resa del testo a schermo, per migliorare la leggibilità dei caratteri.

Calibrazione monitor con Mac senza colorimetro
Anche il sistema operativo Apple ha la sua utility integrata che ti permetterà di calibrare il monitor del Mac senza ausilio di strumenti o di programmi di terze parti.
Valgono le stesse raccomandazioni fatte in precedenza: tieni acceso per un po’ lo schermo (circa 30 minuti) prima di iniziare e assicurati di averlo impostato a risoluzione nativa. Poi segui questa procedura di calibrazione:
- Vai su “Preferenze di sistema”, poi seleziona “Display”;
- Clicca sulla tendina dei profili colore e scegli l’ultima opzione, “customise”;

- Clicca sulla + per aggiungere un nuovo profilo colore

- Partirà il processo guidato. A questo punto potrai selezionare il target white point (bilanciamento del bianco);

- Una volta selezionata la calibrazione del bianco, potrai decidere se rendere questo profilo colore disponibile per gli altri utenti dello stesso Mac;
- Dai al nuovo profilo colore un nome e salva per concludere il processo di calibrazione.

Le impostazioni da osservare
Qui vediamo nel dettaglio quali sono le impostazioni su cui andremo ad agire al momento di fare una calibrazione del monitor, come influenzano la resa delle immagini a schermo e come capire a occhio se hai fatto la regolazione nel modo corretto.
Retroilluminazione
Probabilmente la più “banale” tra le regolazioni, che probabilmente ti sarà già capitato di fare per conto tuo. Questa impostazione viene indicata come retroilluminazione” o ”backlight”, ma se nel tuo monitor non c’è, potresti trovarla anche sotto il nome di “luminosità” o “brightness”.
Modificare la retroilluminazione permette di aumentare o diminuire il quantitativo di luce emessa dallo schermo. Calibra il tuo monitor impostando il livello di luminosità con cui ti trovi più a tuo agio e che ti garantisce la migliore visibilità nel tuo ambiente.
Profili colore e picture mode
Molti monitor mettono a disposizione dell’utente una serie di profili colore preimpostati, preset che agiscono sulle immagini cambiando diverse impostazioni alla volta (bilanciamento del colore, luminosità, contrasto ecc.). Se tra le impostazioni del tuo puoi cambiare la “picture mode”, il sistema ti permetterà di scorrere tra i vari preset; osservando i cambiamenti prodotti sulle immagini a schermo potrai scegliere quello che più ti soddisfa.
Luminosità
Agendo sull’impostazione legata alla luminosità (brightness) vera e propria, cambierai soprattutto il modo in cui il display mostra i colori più scuri. Una luminosità molto elevata “stinge” i neri, trasformandoli in grigi. Al contrario, una luminosità troppo bassa appiattisce le differenze tra le varie tonalità di nero/grigio scuro, mostrandole tutte come un unico colore; in questo modo, si andranno a perdere molti dettagli, soprattutto nelle parti più scure delle immagini.
I software inclusi nei sistemi operativi e quelli sviluppati da terze parti solitamente mostrano delle immagini con diversi gradienti di nero, che potrai usare come riferimento mentre regoli questa impostazione.
Contrasto
Modificare il livello di contrasto invece impatta maggiormente sulle parti più chiare delle immagini, in modo simile a quanto fa l’impostazione luminosità sulle parti scure. Un livello di contrasto troppo alto ti farà perdere dettagli, mentre al contrario se imposti un livello insufficiente, le immagini appariranno troppo scure.
Temperatura colore
Con una temperatura colore fredda i colori del monitor vireranno maggiormente sui toni del blu, mentre con una calda saranno maggiormente orientati su quelli del giallo e dell’arancione. Anche per quanto riguarda questa impostazione, puoi affidarti alle tue preferenze e settarla quando l’immagine che vedi a schermo ha un bilanciamento del colore che ti soddisfa. Sui monitor LED il valore da cui si parte è di solito 6500K, o D65.
Nitidezza
Modificando la nitidezza (sharpness) si va a cambiare il modo in cui appaiono a schermo gli angoli e le parti “appuntite” delle figure. Se il valore impostato è troppo basso l’immagine risulterà sfocata, ma un valore troppo alto dà un senso di innaturalezza alle figure mostrate. Ad ogni modo, solitamente, questa impostazione viene già regolata abbastanza correttamente durante la calibrazione di fabbrica.
Calibrazione monitor online
Oltre ai tool integrati nei sistemi operativi Windows e Mac OS ci sono anche una vasta serie di risorse online che ti permettono di effettuare una calibrazione dello schermo senza dover scaricare né installare nulla sul tuo computer.
Ne abbiamo selezionate alcune tra i più validi:
- W4zt screen color test: questa pagina web ti aiuta a regolare le impostazioni del tuo monitor; trovi una serie di immagini e delle indicazioni (in inglese) che ti spiegano come dovrebbero apparire in seguito alle tue regolazioni. Calibra il tuo monitor agendo sui controlli dello schermo per effettuare le modifiche necessarie.
- Lagom monitor test: una delle risorse più note e complete sul web (in inglese). Dalla sua homepage potrai accedere ad una serie completa di test (contrasto, nitidezza, gamma, saturazione del bianco ecc.). Per ciascuno di essi troverai istruzioni dettagliate, oltre ad una serie di esempi visuali che ti aiuteranno a capire meglio come dovrebbe apparire il risultato da ottenere. Alcuni test ti daranno semplicemente un’indicazione sulle caratteristiche e sulla qualità del tuo monitor.
- Calibrazione dei monitor Biomorus: questa risorsa in italiano funziona in modo analogo a quelle viste in precedenza e mette a disposizione dell’utente una serie di test da effettuare per capire se il proprio monitor è stato ben calibrato.
Un ulteriore tool che ti segnaliamo, questa volta da scaricare, è Calibrize, un software per calibrare il monitor gratis (con ads) che funziona su sistemi Windows e che offre la possibilità di agire su varie impostazioni del monitor (contrasto, luminosità, gamma, ecc…) per creare un nuovo profilo colore da salvare e utilizzare sul tuo PC.
Calibrazione monitor con colorimetro
Calibrare un monitor utilizzando un colorimetro è sicuramente il metodo che permette di ottenere i risultati più precisi. Questo dispositivo non è molto economico (dovrai mettere in conto di investire almeno 100€ per acquistarne uno di qualità), ma è uno strumento imprescindibile per chi lavora con le immagini, come fotografi, videomaker, grafici ecc e utilizza monitor professionali.
I kit in vendita solitamente includono il dispositivo fisico da collegare al computer sfruttando una porta USB e un software ad hoc, che lavora insieme al colorimetro per modificare automaticamente le impostazioni dello schermo, senza che tu debba intervenire manualmente.
Se hai deciso di comprare un colorimetro per calibrare in modo professionale il tuo schermo ma non sai quale, in questa classifica abbiamo selezionato i migliori calibratori per monitor per ciascuna fascia di prezzo.
Se invece hai già l’occorrente per procedere con la calibrazione, ti spieghiamo come fare:
- Accendi il monitor e tienilo in funzione per circa 30 minuti, per permettergli di scaldarsi e stabilizzarsi;
- Nel frattempo, puoi installare il software del colorimetro, solitamente incluso sotto forma di disco fisico o scaricabile dal sito del produttore;
- Connetti il colorimetro alla porta USB del tuo computer, dopodichè aggancialo o puntalo allo schermo (consulta il manuale del tuo device per sapere quale è il modo corretto per installarlo);
- Avvia il software di calibrazione precedentemente installato; segui le istruzioni a video: potrebbe esserti richiesto di fare alcune azioni, come modificare la risoluzione o impostare degli specifici parametri di partenza;
- Dai il via alla calibrazione: il programma a questo punto eseguirà una serie di test e farà le opportune regolazioni senza che tu debba fare nulla. Probabilmente verranno mostrati a video immagini con colori, gradienti e textures di diverso tipo; solitamente una barra di avanzamento ti terrà aggiornato sullo status del processo;
- Al termine della calibrazione, il software ti notificherà l’avvenuta operazione; a questo punto potrai salvare il profilo colore ottenuto e utilizzarlo.
- A seconda delle tue esigenze, puoi utilizzare il profilo ottenuto solo in determinati momenti e scenari d’uso (ad esempio, solo con un determinato software), oppure tenerlo sempre attivo;
- Calibra il tuo monitor periodicamente, è consigliato effettuare una calibrazione almeno una volta al mese.